Dizlexiqa

Dizlexiqa è un’etichetta di produzione do-it-yourself di musica, poesia e quant’altro ci garba.
Dizlexiqa è sporadica e umorale, è povera ed ogni mattina si alza per fare come tutti un qualunque lavoro di merda per riempire la pancia.
Dizlexiqa è no profit, economica per scelta, discretamente anticapitalistica, è reciproca, è autoprodotta, tende ad essere etica, è politica, è profondamente innamorata della teoria e della pratica anarchica.
Dizlexiqa crede nella sostanza in qualsiasi forma si presenti, è antireazionaria, religiosamente atea ed antireligiosa, è apartitica, è tutto tranne che apatica, è antipatica, detesta simbolismo e cripticismo, è cinica.
Dizlexiqa è poco legale, non è protetta da diritti, non è prostrata da doveri, l’unica cosa che la tutela è la rabbia mista a una fede sconfinata nella vendetta. Beve, e questo la rende irascibile.
Dizlexiqa è poco commerciale e poco commerciabile, senza particolari ne’ vanti ne’ patemi.
Dizlexiqa preferisce gli scambi e i baratti alle vendite e agli acquisti.
Dizlexiqa non crede di essere utile.
Dizlexiqa non ama i manifesti programmatici come questi, ma crede che sia meglio essere chiari, per evitare più o meno tragici incidenti.
Dizlexiqa coi suoi tempi legge e ascolta tutto.
una volta capito questo:
Dizlexiqa coproduce scambia e sostiene cose in cui crede.

Contatti:

http://www. dizlexiqa.com

Lorenzo Giuggioli – Via Cenisio 54 –  20154 – MILANO

dizlexiqa@yahoo.it


Stramonio Distribuzioni

stramonioLa Stramonio e' una piccola distribuzione fiorentina che nonostante svariate peripezie ha ancora voglia di tirare avanti.

Contatti: http://www.autistici.org/stramonio  – stramonio-at-autistici.org

Dal sito: 

Stramonio Distribuzioni e' il progetto di due persone. E' una distro
cartaceo/video/musicale e non solo, che mira a diffondere materiale
che per un verso o per l'altro a noi piace. Si tratta di dischi
difficilmente reperibili, monografie, raccolte, opuscoli informativi,
video e altro materiale autoprodotto e non.

Tutto cio' che distriubiamo e' rigorosamente no-copyright: siamo ben
felici se verra' riprodotto, fotocopiato, masterizzato, diffuso il piu'
possibile.


Il digitale e la rete ci offrono diverse opportunita' per far circolare
materiale audio, video e scritti a costi piuttosto bassi. Per questo
tutto cio' produciamo viene ridistribuito anche in rete, e da
quest'ultima traiamo materiali e suggestioni.

Non riteniamo che la tecnologia sia qualcosa di neutro da plasmare
secondo le nostre necessita', non siamo degli entusiasti dell'era
post-industriale. Non siamo pero' neppure convinti che non sia
possibile reinventarne l'uso, che non sia possibile usarla per
soddisfare qualcuno dei nostri bisogni. Cosi' come l'invenzione della
stampa ha modificato profondamente la storia del sapere, anche la
possibilita' di copiare, riprodurre, diffondere audio, video e scritti
di sorta con costi contenuti e con mezzi a disposizione di molti e'
qualcosa di interessante ed insieme di potenzialmente destabilizzante.
Senza dubbio si tratta di qualcosa che segna profondamente gli anni in
cui viviamo.

Siamo ben lontani quindi da un approccio acritico alla tecnologia, ma
non riteniamo che un computer sia un problema di per se' stesso.
Piuttosto crediamo che sia un errore lasciare che le persone subiscano
le tecnologie per l'impossibilita' di capirle, modificarle, per la
difficolta' di accedervi. Ci occupiamo principalmente di produrre e
recuperare dalla rete materiale in formati digitali e renderli fruibili.

Siamo figli di quelle che solitamente vengono definite sottoculture.
Attingiamo a piene mani sia a quanto in piu' stretto rapporto con il
mondo del digitale, quindi gli hacklab, gli hackmeeting, i diversi
esperimenti di server autogestiti, sia alle culture di strada, in
particolare al punk, all'OI!, ai circuiti di autoproduzione che in
passato si sono sviluppati all'interno e intorno ai posti occupati.

Per tutte queste ragioni, ed altre ancora, ci piace soprattutto dare
spazio alle autoproduzioni. Il circuito delle fanzine, delle etichette
indipendenti, dei cd e dei video autoprodotti resta un prezioso esempio
di come si possa fare musica (e non solo musica!) rimanendo fuori dai
circuiti mercificati.

Una volta di piu' teniamo a dimostrare che le autoproduzioni sanno
essere qualitativamente valide quanto (o piu') le produzioni che
passano per i circuiti usuali.
Questo non vuol dire approcciarsi alla questione in modo semplicistico,
affermando che ?solo cio' che non e' mercificato e' bello?.
Vuol dire, invece, diffondere con consapevolezza entrambe le cose, rendendo anche cio' che e' mercificato disponibile a tutti.

Ci aggiriamo nella Firenze non turistica. Ci troverete un po' dove
capita e dove ci piace stare, anche se i luoghi che prediligiamo
restano quelli liberi e liberati.

 

Collane di ruggine

Non siamo una casa editrice ne’ un progetto editoriale nel senso classico del termine, non ci interessa guadagnare un centesimo dalla pubblicazione di questi testi e non abbiamo scelto l’editoria come unico mezzo di espressione.
Siamo un’accozzaglia di intenti e progetti che hanno trovato una scusa per lavorare insieme.

Il principio che sta alla base di tutto e’ quello dell’autoproduzione, del Do It Yourself. Troviamo delle cose che ci piacciono e ci mettiamo in moto per farle conoscere, semplicemente. Si tratta di sporcarsi le mani, di mettere in gioco cervello sangue e cuore senza rimanere lontani ad osservare futuri disegnati da altri.

Tutto questo e’ facilitato dalla coproduzione, un metodo tutto interno al D.I.Y che si sta diffondendo specialmente negli ultimi anni e finora e’ rimasto legato quasi esclusivamente alle autoproduzioni musicali.
Prima un gruppo si affidava a un’etichetta che curava in toto pubblicazione, distribuzione e promozione del disco, da qualche anno invece si manda in giro il proprio lavoro e si chiede a chi lo apprezza di unire le forze per produrlo. E’ evidente che in questo modo sara’ piu’ facile trovare i soldi necessari, ma i vantaggi non sono solo economici. Nel tempo si e’ creata una rete molto fitta di persone e progetti, una community (si direbbe in altri ambiti) tenuta insieme dalla voglia di produrre e veicolare dei contenuti e dalla voglia di farlo da soli, senza il patrocinio o la supervisione di nessuno. Un disco prodotto cosi’ e’ un disco seguito e amato dall’inizio alla fine, un disco che gia’ solo nella produzione e’ stato arricchito dalle energie di tutti quelli che lo hanno considerato interessante.

Ecco noi abbiamo voluto provare ad applicare questo metodo anche ai libri e non nascondiamo che il concetto che sta alla base vorremmo trovarlo in tutto quello che facciamo.
Per il momento siamo 5 coproduttori. Saltero’ autoproduzioni, Autistici/Inventati, Dizlexiqa, csa nextEmerson, Stramonio distribuzioni e il Kalashnikov Collective.

Se siete interessati ad unirvi alla coproduzione scriveteci a questo indirizzo, collanediruggine-at-autistici.org .