La Stramonio e' una piccola distribuzione fiorentina che nonostante svariate peripezie ha ancora voglia di tirare avanti.
Contatti: http://www.autistici.org/stramonio – stramonio-at-autistici.org
Dal sito:
Stramonio Distribuzioni e' il progetto di due persone. E' una distro
cartaceo/video/musicale e non solo, che mira a diffondere materiale
che per un verso o per l'altro a noi piace. Si tratta di dischi
difficilmente reperibili, monografie, raccolte, opuscoli informativi,
video e altro materiale autoprodotto e non.
Tutto cio' che distriubiamo e' rigorosamente no-copyright: siamo ben
felici se verra' riprodotto, fotocopiato, masterizzato, diffuso il piu'
possibile.
Il digitale e la rete ci offrono diverse opportunita' per far circolare
materiale audio, video e scritti a costi piuttosto bassi. Per questo
tutto cio' produciamo viene ridistribuito anche in rete, e da
quest'ultima traiamo materiali e suggestioni.
Non riteniamo che la tecnologia sia qualcosa di neutro da plasmare
secondo le nostre necessita', non siamo degli entusiasti dell'era
post-industriale. Non siamo pero' neppure convinti che non sia
possibile reinventarne l'uso, che non sia possibile usarla per
soddisfare qualcuno dei nostri bisogni. Cosi' come l'invenzione della
stampa ha modificato profondamente la storia del sapere, anche la
possibilita' di copiare, riprodurre, diffondere audio, video e scritti
di sorta con costi contenuti e con mezzi a disposizione di molti e'
qualcosa di interessante ed insieme di potenzialmente destabilizzante.
Senza dubbio si tratta di qualcosa che segna profondamente gli anni in
cui viviamo.
Siamo ben lontani quindi da un approccio acritico alla tecnologia, ma
non riteniamo che un computer sia un problema di per se' stesso.
Piuttosto crediamo che sia un errore lasciare che le persone subiscano
le tecnologie per l'impossibilita' di capirle, modificarle, per la
difficolta' di accedervi. Ci occupiamo principalmente di produrre e
recuperare dalla rete materiale in formati digitali e renderli fruibili.
Siamo figli di quelle che solitamente vengono definite sottoculture.
Attingiamo a piene mani sia a quanto in piu' stretto rapporto con il
mondo del digitale, quindi gli hacklab, gli hackmeeting, i diversi
esperimenti di server autogestiti, sia alle culture di strada, in
particolare al punk, all'OI!, ai circuiti di autoproduzione che in
passato si sono sviluppati all'interno e intorno ai posti occupati.
Per tutte queste ragioni, ed altre ancora, ci piace soprattutto dare
spazio alle autoproduzioni. Il circuito delle fanzine, delle etichette
indipendenti, dei cd e dei video autoprodotti resta un prezioso esempio
di come si possa fare musica (e non solo musica!) rimanendo fuori dai
circuiti mercificati.
Una volta di piu' teniamo a dimostrare che le autoproduzioni sanno
essere qualitativamente valide quanto (o piu') le produzioni che
passano per i circuiti usuali.
Questo non vuol dire approcciarsi alla questione in modo semplicistico,
affermando che ?solo cio' che non e' mercificato e' bello?.
Vuol dire, invece, diffondere con consapevolezza entrambe le cose, rendendo anche cio' che e' mercificato disponibile a tutti.
Ci aggiriamo nella Firenze non turistica. Ci troverete un po' dove
capita e dove ci piace stare, anche se i luoghi che prediligiamo
restano quelli liberi e liberati.